lunedì 21 febbraio 2011

Risotto giallo con le cozze e "La tana del lupo"

Qualche tempo fa, leggendo il bugiardino locale, ho trovato la recensione di un vino, un Pinot Bianco. Ora, il bugiardino è, come fa intuire il soprannome, abbastanza aleatorio riguardo all'attendibilità delle notizie, ma siamo in Friuli, e quando si parla di vini di solito qui non si scherza.
Insomma che la recensione di questo Pinot mi è rimasta in testa, anche perché il Pinot Bianco non è un vino usuale, e francamente mi è sempre sfuggito con quale tipologia di piatto potesse essere bevuto.
Così, con la recensione in testa, l'altro giorno io e il moroso siamo andati a visitare la cantina che produce il vino in questione, vale a dire La buse dal Lôf di Prepotto.
Michele Pavan, il proprietario della cantina, ci ha accolto con estrema gentilezza, e di buon grado ci ha fatto assaggiare i suoi vini, in primis quello battezzato "La tana del lupo", vale a dire il Pinot Bianco di cui sopra.
Che dire, decisamente all'altezza delle lodi che il giornale gli tributava, con un tripudio di fiori e frutti gialli, tiglio, gelsomino, mela, banana, con un fondo morbido e burroso, un vero piacere per il naso.
E annusando annusando vicino ai teneri profumi del vino comincio a immaginare il profumo pastoso e marino delle cozze, e l'aromatico dello zafferano. Ohibò, vuoi dire che ho trovato che preparare di cena?

Ingredienti (x 2 persone): 1 sacchetto di cozze, 160 g di riso Carnaroli, 1 spicchio di aglio, olio extravergine di oliva, 1 spicchio di aglio, 1 bicchiere e mezzo di vino bianco secco, 1 scalogno, 2 bustine di zafferano.

Tagliare a pezzetti l'aglio, metterlo in una larga padella con un po' di olio, aggiungere le cozze pulite, coprire con un bicchiere di vino bianco e far aprire le cozze a fuoco vivo.
Una volta aperte, ritirare le cozze dalla padella e filtrare il liquido rimasto con un passino fine.
Tritare lo scalogno, farlo appassire con un po' di olio, aggiungere il riso e farlo tostare, quindi sfumare col vino bianco rimanente.
Proseguire la cottura aggiungendo il liquido delle cozze in cui sarà stato sciolto lo zafferano.
Nel frattempo sgusciare le cozze, lasciandone qualcuna con le valve per la decorazione.
Quando il riso è quasi cotto aggiungere tutte le cozze nella pentola, regolare di sale, terminare la cottura e servire ben caldo con una macinata di pepe.

Dimenticavo, l'abbinamento col piatto si è rivelato perfetto, e il vino, oltre all'ottima impressione ricevuta in cantina, ha mostrato nel corso della cena carattere, corpo e persistenza veramente degni di nota.

martedì 15 febbraio 2011

Tagliatelle con broccoli e fonduta di taleggio

A me piacciono moltissimo i broccoli, al moroso invece, da buon bolognese, piacciono le tagliatelle, e gli piacciono così tanto che, a scanso di equivoci, le porta direttamente da Bologna, che quelle che si trovano in Friuli non sono all'altezza.
Insomma che per fargli mangiare i broccoli, e la verdura in generale, occorre mimetizzarli in un buon primo, meglio se tagliatelle :-)

Ingredienti (x 2 persone)
200 g di tagliatelle all'uovo, 1 broccolo, 150 g di taleggio, 80 g di panna fresca, 1 bustina di zafferano, un cucchiaio di burro, sale e pepe, formaggio grana grattuggiato.

Tagliare a cimette il broccolo e sbollentarlo o passarlo in microonde.
Sciogliere il burro in una casseruola, aggiungere i broccoli, rosolare bene, quindi regolare di sale, incoperchiare e continuare la cottura a fuoco basso finché sono ben teneri, aggiungendo se del caso poco brodo caldo.
Tagliate a cubetti il taleggio, farlo fondere a fuoco bassissimo assieme alla panna, quindi aggiungere lo zafferano.
Mescolare un po' della fonduta ai broccoli e tenere in caldo finché le tagliatelle non sono cotte.
Scolare le tagliatelle e versarle nella padella con i broccoli, saltare un minuto, aggiungere la restante fonduta e pepe a piacere.
Servire caldissimo cospargendo di abbondante grana grattuggiato.

lunedì 7 febbraio 2011

Crema di porri con orata

L'altro giorno avevo voglia di pesce, e c'erano delle belle orate in offerta, così ho pensato di farmi per cena un'oratina al forno, con dei porri gratinati come contorno, se non che, arrivata a sera, avevo preso talmente tanto freddo che desideravo solo un piatto caldo, una di quelle belle zuppe di verdura che solo a guardarle ti tolgono il gelo dalle ossa. Ma che fare dell'orata? Questo è il risultato.

Ingredienti (x 1 persona): 2 porri, 2 piccole patate, un cucchiaio di burro, 1 cucchiaio di panna fresca, 1 piccola orata già pulita, brodo vegetale, pepe, dragoncello.

Mondare e tagliare a fettine sottili i porri, pelare e tagliare a dadini le patate, rosolare nel burro. Quando sono leggermente coloriti, coprire col brodo e cuocere finché morbidi. Frullare col minipimer, quindi aggiungere nel tegame l'orata tagliata a tranci. Cuocere per qualche minuto, togliere i tranci dal tegame e ricavare tutta la carne, senza trascurare la testa. Rimettere la carne nel tegame, continuare la cottura mescolando bene per disfarla, aggiungere la panna, il dragoncello e pepare a piacere. Servire immediatamente.

Io ho usato l'orata, ma si può fare questa crema con qualsiasi pesce, dal branzino, alla gallinella al salmone.